Nella maggior parte dei casi l’infezione non determina sintomi o si manifesta con sintomi minori. Anche se non hai alcun sintomo è comunque obbligatorio l’isolamento presso il proprio domicilio (isolamento domiciliare) per evitare di contagiare altre persone.
Importante: le persone positive al COVID-19, anche se completamente asintomatiche, devono garantire il distanziamento sociale, dai propri familiari e in particolare dai soggetti più fragili, gli anziani, le persone che hanno malattie croniche , in quanto in queste persone il contagio potrebbe generare le complicanze più severe della malattia.
La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve stare lontana dai propri familiari/conviventi, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite. Qualora per gli altri membri della famiglia non sia possibile soggiornare in altre stanze è necessario mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in letti separati.
Chi assiste un malato di COVID-19 deve essere in buona salute e non deve avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato; deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza.
Se la maschera è umida, bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla rimossa.
Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche.
Queste sono solo alcune delle tante raccomandazioni contenute in una guida realizzata dall'Istituto Superiore di Sanità e riassunte in 21 punti in un poster scaricabile
E’ estremamente importante che le persone positive al COVID-19 facciano particolare attenzione a non entrare in contatto con le persone che in caso di contagio potrebbero manifestare le complicanze più severe della malattia, in particolare i soggetti più fragili, gli anziani, le persone che hanno malattie croniche. Si riporta il link alla sezione “dedicato a", con domande e risposte dedicate ai soggetti più fragili.
Le persone senza sintomi che sono risultate positive al tampone possono essere dichiarate guarite, e quindi rientrare in comunità, dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, più un test molecolare (tampone naso faringeo) con riscontro negativo (10 giorni + test). Non è sufficiente un test rapido antigenico.
Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando i disturbi del gusto e dell’olfatto che possono avere prolungata persistenza nel tempo) più un test molecolare (tampone naso faringeo) con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni dall’assenza di sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).
Riferimento normativo: Circolare Ministero Salute n. 32850 del 12 ottobre 2020
Le persone che abbiano risultati dei test diagnostici continuamente positivi potranno essere dichiarate guarite dal Dipartimento di Prevenzione, in accordo con esperti clinici e microbiologi/virologi qualora siano trascorsi 21 giorni dalla comparsa dei sintomi (di cui almeno 7 giorni senza sintomi).
La dichiarazione di guarigione è un atto formale e deve essere effettuata dal Dipartimento di Prevenzione.
Si può tornare in collettività solo quando il Dipartimento di Prevenzione ha dichiarato lo stato di guarigione.
Riferimento normativo: Circolare Ministero Salute n. 32850 del 12 ottobre 2020