È il tampone che determina la fine della malattia.
Le persone senza sintomi che sono risultate positive al tampone possono essere dichiarate guarite, e quindi rientrare in comunità, dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, più un test molecolare (tampone naso faringeo) con riscontro negativo (10 giorni + test).
Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando i disturbi del gusto e dell’olfatto che possono avere prolungata persistenza nel tempo) più un test molecolare (tampone naso faringeo) con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni dall’assenza di sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).
No. Non è sufficiente un test rapido antigenico; per decretare l’avvenuta guarigione è necessario essere sottoposti ad un tampone molecolare.
Generalmente un secondo tampone è programmato dopo una settimana dall’esito del primo tampone di guarigione risultato positivo.
A questo punto il paziente entra nella categoria dei cosiddetti “pazienti con test ripetutamente positivi”. In questo caso l’isolamento terminerà al 21esimo giorno, con certificato rilasciato dal diaprtimento di Prevenzine, senza la necessità di essere sottoposti a ulteriori tamponi, previa dichiarazione da parte del proprio curante, attestante che il paziente è senza sintomi da oltre 7 giorni e che non è affetto da condizioni di immunosopressione/immunodeficienza.
Il Dipartimento di Prevenzione attesta la guarigione con una certificazione specifica.
Visto che il “tampone di guarigione” dovrebbe essere effettuato in assenza di sintomi da almeno 3-7 giorni è importante che sia il medico curante a richiedere il tampone di guarigione.
No. È opportuno che il Dipartimento di Prevenzione prenda atto della negatività in modo da poter far terminare formalmente l’isolamento (ed inviare certificato di Guarigione se richiesto dal cittadino).
È opportuno sollecitare il Dipartimento di Prevenzione, anche tramite il proprio medico curante affinché prenda atto della negatività del tampone di guarigione e liberi il cittadino dall’isolamento causato dalla positività al covid-19.