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Lo screening è comodo, gratuito e ti salva la vita!

Aumentano in Area Vasta 2 i cittadini che decidono di volersi bene, scelgono la prevenzione e aderiscono agli screening oncologici organizzati di popolazione.
Nell’ultimo biennio, in Area Vasta 2, sono state eseguite 32.707 mammografie di screening, 40.825 pap test di screening, 44.151 esami di ricerca del sangue occulto nelle feci e altri numerosi esami di approfondimento, tra cui 2200 colonscopie, più di 3000 approfondimenti di secondo livello per la cervice uterina, numerose biopsie e altri esami, tutti gratuiti e compresi nei percorsi diagnostici dello screening stesso
“Numeri importanti, ma che auspichiamo crescano ancora”, ci dice la dott.ssa Nadia Storti, Direttore Generale dell’ASUR Marche. Infatti, “maggiore è il numero di cittadini che aderiscono agli screening, maggiore sarà il beneficio individuale e per tutta la popolazione”.
 

Dott.ssa Storti, Lei prima di essere un manager è da sempre un medico impegnato nella prevenzione; ci spiega in che cosa consistono gli screening organizzati di popolazione?
“Gli screening sono una serie di esami diagnostici sistematici che alcune specifiche fasce di popolazione, in base all’età e al sesso, vengono invitate a eseguire gratuitamente per permettere di individuare tre gravi e purtroppo frequenti patologie tumorali prima che esse si manifestino: il cancro del colon retto, della mammella e della cervice uterina.
Anticipare la diagnosi di un tumore può cambiare significativamente il decorso della malattia o evitare che lesioni pretumorali possano evolvere in malattie conclamate. Quindi aderire con regolarità può salvare la vita e migliorare la qualità della vita della vita stessa”.
 

Alla Dott.ssa Francesca Pasqualini, Direttore della U.O.C. ISP Screening Oncologici AV2, chiediamo di parlarci in dettaglio dei tre screening attualmente disponibili a livello internazionale.
“Ad oggi l’efficacia dei programmi di screening organizzato è stata dimostrata per i tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto, in cui vi sono prove    certe che l’effettuazione periodica e sistematica dei test consente di modificare la storia naturale della malattia tumorale. In questi tre casi lo screening permette di salvare un numero significativo di vite, effettuando, di norma, interventi poco invasivi. Per ciò che concerne il colon retto e la cervice uterina, in alcuni casi, lo screening consente addirittura di prevenire la comparsa stessa del tumore, attraverso l’identificazione e la successiva rimozione di lesioni pretumorali”.
 

Dott.ssa Pasqualini, ci può spiegare come i cittadini possono partecipare a questo importante programma di prevenzione gratuito?
“Tutti i cittadini appartenenti alla popolazione target ricevono una lettera di invito direttamente al proprio domicilio.
Il test diagnostico per il tumore della mammella è rivolto a tutte le donne asintomatiche di età compresa tra 50 e 69 anni, con cadenza biennale; tutte le informazioni sull’appuntamento sono riportate sulla lettera di invito. Il test diagnostico consiste in una mammografia che verrà sempre letta e refertata da due o addirittura da tre medici radiologi contemporaneamente ed indipendentemente, per aumentare il livello di accuratezza diagnostica.
Lo screening per il tumore della cervice uterina è rivolto alle donne con età compresa tra 25 e 64 anni: il test diagnostico da effettuarsi ogni 3 anni prevede l’effettuazione di un pap-test, un esame citologico per l’individuazione precoce delle alterazioni cellulari nel collo dell’utero.
Lo screening dedicato all’individuazione precoce del tumore del colon retto è l’unico che coinvolge uomini e donne. È rivolto a soggetti asintomatici di età compresa tra i 50 e i 69 anni, si effettua ogni due anni, e consiste nell’esecuzione del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Ricevuto l’invito, il cittadino può ritirare l’apposito kit gratuito in una qualsiasi farmacia del territorio dell’Area Vasta 2, eseguire a casa la raccolta delle feci seguendo le istruzioni e riconsegnare il kit in uno dei punti di conferimento segnalati su una brochure che viene spedita a casa insieme all’invito”.

Se il cittadino, dopo aver ricevuto l’invito, avesse bisogno di ulteriori spiegazioni o la necessità di spostare l’appuntamento già prefissato, come può contattare i vostri uffici?
“Dal maggio 2018 è attivo in Area Vasta 2 il numero verde gratuito 800 267 267 che risponde dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, cui rivolgersi per eventuali chiarimenti circa gli esami da effettuare o per richiedere un cambio di appuntamento. Anche il Medico di Medicina Generale potrà dare tutte le informazioni ed i consigli utili per aderire in maniera consapevole a questo formidabile strumento di prevenzione”.

Dott.ssa Pasqualini, che cosa significa affermare che lo screening è “un percorso”?
“Uno screening non deve essere inteso come un singolo test, ma come un percorso in cui sono previsti sia la ripetizione degli esami a intervalli regolari, sia eventuali approfondimenti successivi, qualora necessari. Infatti, di fronte ad un esito positivo al primo test, occorre eseguire ulteriori esami in grado di confermare o escludere la presenza della malattia. Il cittadino verrà quindi accompagnato nell’intero percorso diagnostico e terapeutico sempre gratuitamente non essendo previsto il pagamento di alcun ticket”.
 

Ci sono novità previste per il 2020 ?
“Nel corso dell’anno verrà messo a regime il nuovo programma di screening della cervice uterina che prevede, in alcune fasce di età, la ricerca dell’HPV test come test primario.
Partirà a breve un progetto pilota a Fabriano con interventi volti ad aumentare la consapevolezza dell’importanza di aderire agli screening e in particolare allo screening del colon retto, anche utilizzando nuove e moderne tecnologie ed i cosiddetti “nuovi media”. L’obiettivo è quello di aumentare considerevolmente l’adesione in un territorio per noi strategico e di fondamentale importanza. Tutto ciò con la preziosa ed irrinunciabile collaborazione dei Medici di Medicina Generale
Sono previsti nei prossimi mesi numerosi incontri con la popolazione di tutta l’Area Vasta, presso circoli o ritrovi, sale comunali e sedi di associazioni. Questo per avere un incontro ed un confronto diretto con i cittadini, che sono i veri protagonisti degli screening: desideriamo diventino pienamente consapevoli che aderire allo screening può salvare la vita!”.
 

E’ vero che l’Area Vasta 2 parteciperà ad un prestigioso studio internazionale inerente lo screening del seno?
“Sì, è vero, il nostro Centro è stato individuato, insieme a pochi altri in Italia, a partecipare allo studio denominato MyPeBS (www.mypebs.eu) attivo in Francia, Belgio, Israele, Regno Unito e Italia. Da aprile 2020 chiederemo ad un numero di circa 2000 donne residenti in tutto il territorio dell’Area Vasta 2 di partecipare a questo innovativo studio che metterà a confronto la metodica tradizionale con uno screening personalizzato basato sul rischio individuale”.

 


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