La definizione di contatto stretto spetta al Dipartimento di Prevenzione. Se dall’indagine epidemiologica (contact tracing) lei risulterà essere un contatto stretto di un caso positivo sarà lo stesso Dipartimento di Prevenzione a disporre per lei la misura della quarantena.
Per valutare la sua situazione può fare riferimento anche al suo medico che potrà suggerirle l’isolamento. E’ comunque importante che il Dipartimento di Prevenzione svolga le indagini del caso e prenda contatto ,generalmente telefonico, con i “contatti stretti” (o ad alto rischio di esposizione).
Se non è stato contattato dal Dipartimento di Prevenzione con alta probabilità questo deriva dal fatto che a seguito dell’indagine epidemiologica lei non è stato incluso nella lista dei contatti stretti, ad alto rischio di esposizione.
La definizione di contatto stretto spetta al Dipartimento di Prevenzione. Se dall’indagine epidemiologica (contact tracing) lei risulterà essere un contatto stretto di un caso positivo sarà lo stesso Dipartimento di Prevenzione a disporre la quarantena.
Per valutare la sua situazione può fare riferimento anche al suo medico.
È definito «contatto stretto» una persona che, nelle 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi del caso positivo:
- ha vissuto nella stessa casa con il positivo;
- ha avuto un contatto fisico con il positivo (abbracci, strette di mano)
- ha avuto contatto diretto (faccia a faccia) senza mascherina con un caso positivo, a distanza minore di 2 metri e per una durata maggiore a 15 minuti.
C’è la possibilità che il suo contatto con il caso positivo sia stato classificato come “contatto a basso rischio di esposizione”. In questi casi non riceverà la chiamata del Dipartimento di Prevenzione e non ha nessun obbligo di isolamento, né sarà posto in quarantena da parte del Dipartimento di Prevenzione. In questi casi vengono generalmente date le seguenti raccomandazioni:
- Non è necessaria l’applicazione della misura della quarantena;
- Automonitoraggio per segni/sintomi compatibili con COVID 19;
- Rispettare le misure di distanziamento fisico ed evitare viaggi;
- Seguire le buone pratiche respiratorie ed una rigorosa igiene delle mani;
- In caso i di insorgenza di segni/sintomi compatibili, isolarsi immediatamente e consultare il proprio medico telefonicamente, che decederà se richiedere un tampone diagnostico.
L’Asur ha organizzato due sistemi automatici di chiamata telefonica:
- le telefonate quotidiane che sono indirizzate alle persone poste in quarantena: questo tipo di chiamata è quotidiano e terminerà con la fine della quarantena. Queste chiamate hanno la finalità di comprendere se e quando una persona in quarantena sviluppi sintomi sospetti per covid-19.
- Una telefonata indirizzata ai soggetti risultati positivi al test: questa chiamata è finalizzata a raccogliere automaticamente prime informazioni essenziali e comunicare al cittadino l’urgente messaggio dell’importanza dell’isolamento.
Inoltre nel mese di novembre 2020 è stato sviluppato un sistema di potenziamento delle attività di contact tracing, per cui i casi positivi potranno essere chiamati da operatori formati di un call center regionale in modo da aquisire i primi fondamentali dati, prima che il Dipartimento di Prevenzione intervenga con le ordinarie metodiche di indagine. La finalità di questo sistema è quella di raggiungere il cittadino positivo al tampone il prima possibile per dare rapidamente le prime utili informazioni.