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I dati di spesa dell'ASUR oggetto di controinformazione

“Continua, purtroppo, paradossale e infondata, questa controinformazione sui dati di spesa dell’Asur -in particolare per quelli dell’AV2- che, in quanto numeri, non si prestano a fantasiose ed estemporanee valutazioni. Un atto amministrativo va letto insieme agli atti che lo precedono sull’argomento, altrimenti è impossibile comprendere un determinato  percorso.

Nel merito, s’informa che l’ASUR sta predisponendo l’aggiornamento al piano triennale per il periodo 2019-2021. Ad esempio  le 300 proroghe dei tempi determinati che  erano in parte già ricomprese nel piano 2018-2020,  verranno inserite nel piano 2019 -2021.

Il piano 2018-2020 adottato con la determina 78/2019 si pone l’obiettivo di riequilibrare le risorse fra le Aree Vaste (secondo i  principi della L.R. 8/2017 in particolare l’articolo 8); con lo stesso piano l’Asur ha inteso stabilizzare l’incremento di personale, al 31.12.2019 rispetto al 31.12.2014,  di  446 unità,  in maniera uniforme fra le AA.VV., con incremento medio fra le AAVV dello 0.4% (l’incremento della AV2 si attesta intorno allo 0.7%). Se poi si confronta la presenza media 2014 e 2018 , l’incremento Asur è stato  di 510 unità ( 391 comparto e 106 medici) di cui per AV2 un totale di 182 unità ( 158 comparto e 24 medici), pari al 35% dell’incremento totale.

La revisione del piano occupazionale per il periodo 2019-2021, con lo sblocco di tutte le 300 proroghe accordato alla AV2 con l’ultimo confronto, porterà la stessa AV ad un incremento di circa 178 unità ( di cui 130 personale sanitario del comparto e 19 medici) nel periodo 2014-2019, con un incremento percentuale del 1.05% a fronte di una media delle altre AA.VV. delle 0.5% . La necessità di una consapevolezza di sistema dovrebbe far riflettere sul fatto ad esempio che in provincia di Ancona l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti assorbe importanti risorse sulla spesa del personale, ma che per oltre il 50% ricovera cittadini provenienti da AV2.

Preme evidenziare anche che con il 2019 è entrato in vigore il pacchetto normativo nazionale che prevede il vincolo di pareggio costi/produzione per ogni presidio ospedaliero, pena la dismissione delle strutture. Ed é evidente che quanto sopra operato dall’ASUR tiene conto anche di questo aspetto. Lo stesso problema dovrebbero porselo i rappresentanti sindacali che saranno chiamati a condividere le misure per il raggiungimento di un tale risultato, non certo di  facile portata.

Le opinioni espresse da alcuni dirigenti sindacali risultano quindi prive di fondamento tecnico. Esse però stanno provocando inutili allarmismi fra la popolazione e scadimento del clima aziendale all’interno della AV2. Questo clima non aiuta, anzi impedisce la composizione di dinamiche previste da norme nazionali molto stringenti e inderogabili, con conseguenze insostenibili; quando poi viene alimentato da dirigenti aziendali, preposti a gestire in modo equilibrato e attento il proprio livello di responsabilità, ciò risulta oltremodo inqualificabile e dannoso.

Proprio in conseguenza di questi atteggiamenti al tavolo delle trattative della Area Vasta 2 il  Contratto Integrativo, con un confronto che é iniziato ad Agosto 2018,  non ha ancora trovato definizione; la conseguenza è che in diverse Aree Vaste, dove già sottoscritto, si sbloccano con lo stipendio di Luglio le somme previste dagli istituti  contrattuali che i lavoratori riceveranno in busta paga. In AV2 rimangono  ferme corresponsioni economiche, progressioni,  coordinamenti, ecc . Si mistificano ordinari atti nella gestione del personale quando si racconta che all’Ospedale di Jesi “proprio oggi (1 giugno) vanno a casa un infermiere ed un operatore socio sanitario non sostituiti ..” ; le motivazioni reali e note in atti  sono invece riconducibili in un caso a valutazione negativa da parte del dirigente preposto e superamento del limite stabilito dalla legge per gli incarichi a tempo determinato nell’altro.

 

 


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