Skip to Content

Attenzione: dal 1/1/2023 l’ASUR cessa di esistere. I contenuti del sito continueranno ad essere validi fino all’attivazione dei nuovi siti delle Aziende Sanitarie Territoriali (AST). La dicitura ancora presente di “Area Vasta” va letta come “AST”.

Ai sensi della L.R. Marche 19/2022 dal 01/01/2023 l'azienda ospedaliera "Ospedali Riuniti Marche Nord" è incorporata nell AST Pesaro Urbino che subentra a tutti gli effetti nell'attività e nei rapporti giuridici attivi e passivi.

Back

Giornata Mondiale dell'Osteoporosi

20 ottobre Giornata Mondiale dell’Osteoporosi

Osteoporosi: malattia pediatrica che si manifesta in età geriatrica.

Da molti anni il 20 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’osteoporosi per sensibilizzare la popolazione, ma anche il mondo sanitario, su questa patologia spesso silente e che si manifesta con le cosiddette fratture da fragilità.
Si tratta di una malattia cronica caratterizzata da una progressiva riduzione della densità delle ossa che colpisce, a livello mondiale circa 200 milioni di persone.
Secondo i dati più recenti, in Italia si stimano circa 5 milioni di persone affette da osteoporosi - circa 3,5 milioni di donne e 1,5 milioni di uomini - e dunque a rischio di fratture al femore, polso, vertebre (le sedi più frequentemente interessate) per traumi anche di modesta entità o addirittura spontanee.
Sebbene il target prevalente sia costituito da donne in età post-menopausale, come si evince dai dati, anche l’uomo può esserne affetto, specialmente nella forma secondaria all’utilizzo di farmaci (es. cortisonici, antiestrogeni, antiandrogeni, anticoagulanti, ecc.) e, entrambi i sessi, anche in altre fasce di età, compresi i giovani adulti ove prevalgono le fratture vertebrali, con compromissione della qualità della vita. 
Ciò la pone tra le condizioni patologiche di più alto impatto per la spesa sanitaria, causando, solo nel nostro Paese, circa 100 mila ricoveri all’anno per la fattura del femore, con un costo stimato di un miliardo di euro. 
Ma ancor prima vanno considerate le conseguenze anche molto gravi - fino al decesso  che ne possono derivare per il singolo: oltre alla possibilità di disabilità permanente, il 25% delle persone ultraottantenni che subiscono una frattura di femore, ad esempio, rischia di morire nell’anno successivo alla frattura.
MA PREVENIRE SI PUO’!
La prevenzione più efficace, che peraltro è analoga a quella di tante altre patologie croniche non trasmissibili (es. malattie cardiovascolari, tumori, patologie neurodegenerative, ecc.) consiste negli adeguati stili di vita fin dalla più tenera età: corretta alimentazione e adeguata attività fisica, astensione dal fumo e limitazione del consumo di alcol. Costruire fin da piccoli una adeguata massa ossea è fondamentale per il futuro delle nostre ossa ed è per questo che si dice che si tratta di malattia pediatrica: perché affonda la sua genesi nelle fasi precoci della vita anche se poi si manifesterà più tardivamente.
Altrettanta importanza rivestono una adeguata esposizione al sole e, soprattutto per la prevenzione delle fratture, il porre molta attenzione alle cadute, anche in casa.
Per contribuire alla divulgazione della conoscenza della patologia, dei fattori di rischio, della prevenzione e del trattamento da anni nelle Marche si lavora in modalità multidisciplinare e multisettoriale attraverso il Gruppo Tecnico Regionale “OSSI DURI… SI DIVENTA. Prevenzione dell’Osteoporosi e del rischio di frattura correlato” che opera all’interno del Piano Regionale della Prevenzione.
Le videopillole autoprodotte per questa WEB EDITION da alcuni componenti del suddetto team si propongono in modalità sinergica di far conoscere meglio la storia di questo Gruppo e soprattutto di far luce su diversi importanti aspetti di questa insidiosa patologia. 

Video

clicca qui 

Opuscoli


Mission